Michael Jordan è stato probabilmente il giocatore di basket più forte di tutti i tempi. Con la sua classe immensa e personalità preponderante ha fatto la storia del basket NBA, portando i suo Chicago Bulls a primeggiare per due cicli di tre anni che hanno condotto alla vittoria di 6 titoli NBA.

Jordan si è affermato anche a livello di marketing con una linea a lui dedicata. Inoltre alcune suoi frasi motivazionali sono rimaste impresse nella mente dei tifosi (e non) di tutto il mondo. Vediamo le principali frasi motivazionali di Michael Jordan.

  • Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.
  • Non ho mai badato alle conseguenze dello sbagliare un tiro importante. Perché? Perché, quando pensi alle conseguenze pensi sempre ad un risultato negativo.
  • Per imparare ad avere successo, devi prima imparare a fallire.
  • Il talento fa vincere le partite, l’intelligenza e il lavoro di squadra fanno vincere un campionato
  • Devi aspettarti grandi cose da te stesso, prima ancora di farle.
  • Alcune persone vogliono che accada, alcune desiderano che accada, altri lo fanno accadere.
  • Allenati come se non avessi mai vinto. Gioca come se non avessi mai perso.
  • Se ci si arrende una volta diventa un’abitudine. Mai arrendersi!
  • Ogni volta che mi sento stanco mentre mi sto esercitando e allenando, chiudo gli occhi per vedere quella foto, per vedere quella classifica con su scritto il mio nome. Questo di solito mi motiva a lavorare ancora.
  • Il cuore è ciò che ti permette di passare dal fare bene all’eccellenza.
  • Il tennis somiglia molto al basket dal punto di vista fisico e Chris Evert faceva ogni cosa con classe.
  • Non è quanto duramente ti impegni lungo la strada, bensì avere qualcosa dentro di te per cui sai che devi farcela.
  • Per avere successo, devi essere egoista, altrimenti non lo raggiungerai mai. Ma una volta ottenuto, devi essere altruista.
  • Gli ostacoli non ti devono necessariamente fermare. Se ti trovi un muro davanti, non tornare indietro arrendendoti. Scopri come saltarlo, farci un buco o girarci intorno.
  • Ho costruito il mio talento sulle spalle del talento di qualcun altro.
  • Come si concia o cosa dice non mi interessa. Abbiamo imparato a convivere con lui e ad accettarlo perché, anche se ogni tanto la sua mente si perde, non c’è nessuno che si butta come lui nei lavori più duri in campo. Con le sue stranezze, siamo qui a festeggiare il 2° titolo consecutivo.
  • Nella Nba di oggi, meno fisica e con queste regole, andrei in lunetta spesso e potrei segnare 100 punti in una partita.
  • So bene di essere nero, ma mi piacerebbe essere visto come persona, e questo è il desiderio di ognuno.
  • Sono un tifoso di Valentino. Lui è esattamente ciò di cui questo sport ha bisogno. Porta entusiasmo e possiede una grandissima carica di energia. Ogni volta che ci troviamo nello stesso circuito è un piacere incontrarlo e passare del tempo con lui. È un vero campione, ce l’ha nel sangue.
  • Saper difendere è una chiave essenziale del mio gioco. Dopo una certa età non puoi far conto soltanto sulla tua prestanza, ma devi saperti gestire e usare il cervello specie sotto al tuo canestro.
  • Ci sono momenti, quando sei stanco o non stai bene, in cui comincia una battaglia con te stesso. Deve solo scavare più profondamente possibile e scoprire quali motivazioni hai davvero, quali erano le tue ambizioni originali. È una ricerca nell’anima: è facile dire “ho dato il massimo” oppure “sono stanco o malato, ora qualcun altro deve fare anche la mia parte” e sentirsi a posto con la coscienza. Non è il mio approccio, e qualsiasi cosa accada, so di dover provvedere alla squadra con ogni più piccola goccia di energia.
  • Ho raggiunto l’apice della carriera. Non ho più nulla da raggiungere, non posso più superare me stesso, ho perso ogni entusiasmo, mi sento demotivato. Ed è giusto, a questo punto, andarmene in pensione, senza aspettare l’inevitabile declino.